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Intervista ad Andrea Nocifora, team gestioni patrimoniali Ersel, sui mercati azionari globali.
Febbraio è stato un mese complesso per i mercati azionari globali. Infatti c’è stato un rapido e violento aumento della volatilità, cosa che non si vedeva ormai da anni. Il tutto ha portato gli indici azionari a rendimenti negativi da inizio anno. I mercati hanno iniziato ad incorporare la possibilità che l’inflazione, soprattutto in America, ecceda il target del 2% della FED; ciò comporterebbe che i tassi reali siano più alti delle attese degli ultimi mesi.
In realtà lo scenario fondamentale è rimasto sostanzialmente invariato, ed è abbastanza solido. In America la reporting season per il Q4 del 2017 è stata molto buona; l’aspettativa per la crescita degli utili è ancora del 10-15%, e quindi supporta molto bene l’indice, anche senza espansione del multiplo. In Europa, invece, c’è stato un leggero deterioramento nelle aspettative di crescita degli utili per azione. Si crede, però, che ancora possano eccedere il consenso per l’anno in corso. I rendimenti dovrebbero quindi essere soddisfacenti nel corso dell’anno, soprattutto grazie all’apporto del settore bancario.
Nei portafogli, soprattutto quelli americani, l’esposizione è coerente ad un rischio potenziale di inflazione sempre più elevato. Di conseguenza sono pesati i settori che storicamente la soffrono, quali real estate, utilities, telecom e beni di consumo. Sono invece sovrappesati i prodotti di consumo effimeri, l’information technology, i finanziari e l’energia; questi, storicamente, sovraperformano il mercato. In termini geografici, il sovrappeso è in Giappone e nell’Asia emergente. Nel primo caso, lo yen è ancora storicamente debole, questo significa che le aziende giapponesi sono più competitive sull’export, soprattutto nei confronti di quelle USA. Ciò supporta il mercato, con uno scenario macro ancora molto positivo. Inoltre, la Bank of Japan continua a supportare la liquidità del mercato. Per gli emergenti nel complesso la preferenza è sull’Asia, come già accennato. Lo scenario, rispetto ad altre fasi storiche di rialzo dei tassi USA, è diverso. I fondamentali di questi mercati sono infatti più solidi e meno vulnerabili, a livello medio; le problematiche sono soprattutto in America Latina.
Di base, anche grazie a valutazioni molto ragionevoli, la fase di outperformance degli emergenti rispetto agli sviluppati, iniziata sostanzialmente un anno e mezzo fa, sia in realtà ancora solo all’inizio.
Comunicazione di marketing. Il presente video è destinato esclusivamente a scopi informativi/ di marketing non sostituendosi al prospetto informativo o ad altri documenti legali di prodotti finanziari ivi eventualmente richiamati. Nel caso, si prega di consultare il prospetto dell’OICVM/documento informativo e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento che può essere effettuata solo previa valutazione dell’adeguatezza del servizio o dello strumento finanziario rispetto al profilo individuato con il questionario MiFID. Solo la versione più recente del prospetto, dei regolamenti, del Documento chiave per gli investitori, delle relazioni annuali e semestrali del fondo può essere utilizzata come base per decisioni di investimento. Il presente video non costituisce né un’offerta né una sollecitazione all’acquisto, alla sottoscrizione o alla vendita di prodotti o strumenti finanziari o una sollecitazione all’effettuazione di investimenti. Ersel ha verificato con la massima attenzione tutte le informazioni rappresentate nel presente video e compiuto sforzi per garantire che il contenuto di questo video sia basato su informazioni e dati ottenuti da fonti affidabili, ma non garantisce della loro esattezza e completezza non assumendosi alcuna responsabilità. Ersel non si assume alcuna responsabilità circa le informazioni, le proiezioni o le opinioni contenute nel presente video e non risponde dell'uso che terzi potrebbero fare di tali informazioni, né di eventuali perdite o danni che possano verificarsi in seguito a tale uso. Il presente video può fare riferimento alla performance passata degli investimenti: i rendimenti passati non sono indicativi di quelli attuali o futuri. Le indicazioni e i dati relativi agli strumenti finanziari, forniti dalla Società, non costituiscono necessariamente un indicatore delle future prospettive dell’investimento o disinvestimento. È vietata la riproduzione e/o la distribuzione del presente video, non espressamente autorizzata.
Intervista ad Andrea Nocifora, team gestioni patrimoniali Ersel, sui mercati azionari globali.
Febbraio è stato un mese complesso per i mercati azionari globali. Infatti c’è stato un rapido e violento aumento della volatilità, cosa che non si vedeva ormai da anni. Il tutto ha portato gli indici azionari a rendimenti negativi da inizio anno. I mercati hanno iniziato ad incorporare la possibilità che l’inflazione, soprattutto in America, ecceda il target del 2% della FED; ciò comporterebbe che i tassi reali siano più alti delle attese degli ultimi mesi.
In realtà lo scenario fondamentale è rimasto sostanzialmente invariato, ed è abbastanza solido. In America la reporting season per il Q4 del 2017 è stata molto buona; l’aspettativa per la crescita degli utili è ancora del 10-15%, e quindi supporta molto bene l’indice, anche senza espansione del multiplo. In Europa, invece, c’è stato un leggero deterioramento nelle aspettative di crescita degli utili per azione. Si crede, però, che ancora possano eccedere il consenso per l’anno in corso. I rendimenti dovrebbero quindi essere soddisfacenti nel corso dell’anno, soprattutto grazie all’apporto del settore bancario.
Nei portafogli, soprattutto quelli americani, l’esposizione è coerente ad un rischio potenziale di inflazione sempre più elevato. Di conseguenza sono pesati i settori che storicamente la soffrono, quali real estate, utilities, telecom e beni di consumo. Sono invece sovrappesati i prodotti di consumo effimeri, l’information technology, i finanziari e l’energia; questi, storicamente, sovraperformano il mercato. In termini geografici, il sovrappeso è in Giappone e nell’Asia emergente. Nel primo caso, lo yen è ancora storicamente debole, questo significa che le aziende giapponesi sono più competitive sull’export, soprattutto nei confronti di quelle USA. Ciò supporta il mercato, con uno scenario macro ancora molto positivo. Inoltre, la Bank of Japan continua a supportare la liquidità del mercato. Per gli emergenti nel complesso la preferenza è sull’Asia, come già accennato. Lo scenario, rispetto ad altre fasi storiche di rialzo dei tassi USA, è diverso. I fondamentali di questi mercati sono infatti più solidi e meno vulnerabili, a livello medio; le problematiche sono soprattutto in America Latina.
Di base, anche grazie a valutazioni molto ragionevoli, la fase di outperformance degli emergenti rispetto agli sviluppati, iniziata sostanzialmente un anno e mezzo fa, sia in realtà ancora solo all’inizio.
Il presente video è indirizzato ad un pubblico indistinto e viene fornito a titolo meramente informativo. Esso non costituisce attività di consulenza in materia di investimento, né raccomandazione, né ricerca in materia di investimenti da parte delle società del Gruppo Ersel, né, tantomeno, offerta, invito ad offrire, sollecitazione o messaggio promozionale finalizzato all'acquisto, alla vendita o alla sottoscrizione di strumenti/prodotti finanziari di qualsiasi genere. Esse non sono intese a raccomandare o a proporre, in maniera esplicita o implicita, una strategia di investimento in merito ad uno o più strumenti finanziari o agli emittenti di tali strumenti finanziari. Tutte le informazioni riportate sono date in buona fede sulla base dei dati disponibili, ma sono suscettibili di variazioni anche senza preavviso in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente informativa. Tutte le informazioni fornite sono suscettibili di modifica o aggiornamento senza preavviso. Prima dell'adesione/sottoscrizione dei fondi comuni di investimento, leggere il prospetto disponibile sul sito www.ersel.it, alla sezione Prodotti. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
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