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Andrea Rotti, Amministratore Delegato Ersel, parla a We Wealth del metodo che la società ha sviluppato nel corso di una lunga esperienza e di come oggi appare particolarmente adatto ad affrontare uno scenario sfidante.
Se l’esperienza insegna, affidarsi a un partner maturo e competente diventa importante. Soprattutto nei periodi difficili e incerti, come quello attuale, in cui l’inflazione elevata e lo spettro recessione rendono i mercati ancora nervosi e incostanti.
Lo sa bene Ersel, specialista nella gestione dei patrimoni dalla lunga storia. Nata a Torino negli anni ’30, ha vissuto tutte le possibili fasi dei mercati, e oggi è un gruppo articolato che gestisce 20 miliardi di euro di asset. Una realtà unica nel panorama italiano per indipendenza e per il rapporto diretto con il cliente, non mediato da reti di vendita. Andrea Rotti, Amministratore Delegato di Ersel, racconta a We Wealth, il particolare approccio di investimento del Gruppo Ersel.
«In via generale stiamo attraversando una fase di transizione con incertezze in ambito geopolitico, sul percorso di rientro dell’inflazione e sugli effetti dell’impennata dei tassi di interesse per il sistema economico e per gli ambiti più fragili della finanza e del credito. Di recente, poi, il sistema finanziario si è riscoperto instabile, a distanza di quindici anni dalla crisi del 2008, a causa delle vicende che hanno coinvolto la Silicon Valley Bank e altre due banche regionali negli Stati Uniti e per via della fusione forzata e controversa di Credit Suisse e UBS in Europa. L’attenzione dei mercati si è dunque ulteriormente focalizzata sugli effetti economici di uno scenario che incorpora elementi di attenzione sul mondo bancario, pensando da un lato a una maggior restrizione del canale del credito come freno all’attività economica e, dall’altro, alla potenziale fine anticipata del ciclo di rialzo dei tassi come fattore mitigante dell’aspetto precedente.».
«In questo articolato contesto, è fondamentale poter far conto su solidi professionisti che sappiano elaborare le strategie di investimento per la clientela, cercando di contemperare solidità dei portafogli e la diversificazione del rischio con la ricerca del giusto rendimento che deriva dal saper cogliere le opportunità di medio lungo termine. Ciò è quanto ricerchiamo in Ersel, lavorando incessantemente per arricchire l’offerta di servizi core relativi al mondo delle gestioni patrimoniali e dell'advisory. La nostra piattaforma di gestioni multilinea e personalizzate e il servizio di advisory rispondono in primis a questa esigenza».
«La nostra dimensione ci permette di avere una prospettiva globale dei mercati e dei fenomeni che li caratterizzano anche grazie alla presenza di un asset management di qualità che collabora con forte sinergia con il mondo del private banking. Importante poi poter offrire alla clientela soluzioni di investimento anche nell’ambito dei real asset con un focus sul private equity, dove abbiamo portato avanti partnership con Fondaco SGR e successivamente con Kervis Asset Management tramite un fondo di private equity immobiliare, e dove gestiamo un fondo focalizzato sulle infrastrutture con l’advisory di Equiter. Tutto ciò nell’ambito di un Gruppo che può far conto sul proprio storico attento approccio e presentare indicatori di solidità patrimoniale e di liquidità particolarmente elevati, pari rispettivamente al 30% e al 300%, il doppio rispetto alla generalità delle banche italiane, che presentano un parametro di capitale primario del 14% e di liquidità al 160% in media».
«Un elemento distintivo è l’integrazione tra il private banking e tutti gli altri aspetti che possono riguardare la gestione del patrimonio. Tramite Simon Fiduciaria il Gruppo Ersel offre servizi di family office, tramite Simon WealthLex supporto nel wealth planning e tramite la partnership siglata con Meti Corporate Finance, i servizi di corporate advisory su equity e debito agli imprenditori. Il nostro obiettivo e il nostro posizionamento di mercato è quello di poter offrire un servizio di Wealth Management completo, sia in ambito core - i servizi di gestione patrimoniale, advisory e di investimento sui mercati privati - sia nei servizi professionali al patrimonio come il wealth planning e il family office. Completano l’offerta i club deal, con cui ci rivolgiamo principalmente a investitori professionali, imprenditori, professionisti e manager per diversificare gli investimenti sui mercati privati.».
«Oggi Ersel è una boutique di private banking con circa 20 miliardi di asset e oltre 300 persone che lavorano nel nostro Gruppo, di cui 80 private banker dedicati ad assistere la clientela. Lo facciamo su sei sedi, cinque in Italia (Torino, Milano, Reggio Emilia, Bologna e Roma) e una all’estero in Lussemburgo e puntiamo a crescere continuando a rafforzare qualitativamente il nostro team di professionisti, in grado di fornire soluzioni e risposte personalizzate, tagliate sulle necessità specifiche del cliente e quindi non standardizzate. Il Gruppo controlla due società di gestione del risparmio, una in Italia e una in Lussemburgo, una fiduciaria - Simon - e Online Sim, piattaforma di collocamento di fondi sia B2C sia B2B.».
La scelta tra titoli denominati in valuta forte e in valuta locale rappresenta una decisione strategica importante se si vuole investire con successo in questi mercati. Parla Federica De Giorgis, Senior Financial Advisor Fixed Income di Ersel, a Funds People per il numero di settembre.
Storicamente, il mese di agosto è particolarmente vulnerabile a brutte perturbazioni sui mercati finanziari. È stato così, per fare qualche esempio, nel 1998 con il default della Russia e nel 2007 con l’inizio della crisi dei subprime negli Usa.
Il 2024 si annuncia come l’anno di inversione sui tassi. Alcune banche italiane saranno più penalizzate di altre, specie quelle che non hanno fabbriche prodotto. Carlo De Vanna, Senior Fund Manager di Ersel Asset Management, ne parla a We Wealth.
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