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Federico Taddei
Intervista a
Direttore Private Banking
Fonte

Citywire.it

del 27-gen-2021
La strategia 2021 di Ersel

I primi mesi dell'avvenuta Brexit e le politiche economiche e monetarie stabilite dal nuovo presidente degli Stati Uniti sono tra le variabili più importanti di questo avvio di anno, secondo Federico Taddei (in foto), Direttore Commerciale di Ersel. 

La strategia 2021 di Federico Taddei, direttore commerciale e responsabile del private banking di Ersel, 18,8 miliardi di euro di masse allo scorso giugno, espressa a Citywire in occasione del recente speciale "Private Banker - Il tempo di guarire".

Quale è la sua visione per il 2021?
In termini di lavoro dei banker, proposta ai clienti e investimenti su cui puntare. La risposta non può ovviamente ignorare i fattori di incertezza legati alla pandemia. Quest'anno, poi, ci sono importanti elementi di discontinuità in grado di influenzare pesantemente l'andamento dei mercati: lo sviluppo delle trattative sulla Brexit, da un lato, e dall'altro gli interventi del neo eletto Presidente Usa in materia di politica economica e monetaria, sia per quanto riguarda i contenuti che per le tempistiche di applicazione; è comunque probabile che il dollaro possa continuare ad indebolirsi, a causa di un deficit in crescita per gli Stati Uniti, e che i tassi possano risalire gradualmente sulle scadenze a medio lungo termine, come già osservato nelle ultime settimane di ottobre per i Treasuries americani. Il lavoro del banker sarà una volta di più quello del consigliere del cliente a mantenere una visione strategica, con i necessari aggiustamenti tattici conseguenti allo scenario incerto.

Qual è il suo bilancio della seconda parte del 2020?
I mesi di luglio e agosto sono stati particolarmente tranquilli e dominati da alcuni trend ben definiti come ad esempio il rialzo della borsa americana e il calo del dollaro. Anche per i clienti l'alleggerimento della pressione pandemica sulla vita quotidiana ha consentito di tirare il fiato e vivere un'estate più serena. A inizio settembre i mercati sono tornati in una fase di volatilità, condizionata anche da molti fattori di incertezza: le elezioni in USA, le trattative sulla Brexit, lo stallo sui piani di stimolo e l'aumento dei contagi.
Con il risolversi, almeno parziale, di queste incognite (e in assenza di situazioni di disordine) è nata la convizione di una nuova fase caratterizzata da trend più persistenti e definiti. Allo stesso modo anche la recrudescenza della pandemia è tornata a portare incertezza nella vita quotidiana e all'aumento della liquidità parcheggiata a livello nazionale e globale. 

Intervista a
Federico Taddei

Federico Taddei

Direttore Private Banking
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Citywire.it

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