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L’irruzione del Coronavirus sulla scena globale ha costretto i mercati finanziari a una brusca penitenza. Reduci dall’euforia dei nuovi massimi, di colpo hanno dovuto piegare la testa al diluvio incontrollato delle vendite. In queste ore è difficile valutare a fondo l’evolvere del quadro.
Le notizie si susseguono senza interruzione e arrivano da ogni angolo del pianeta. La lista dei Paesi coinvolti dal contagio ha ormai superato quota 40. L’elenco però è in continuo aggiornamento. La paura, esplosa per la prima volta in Cina, ora si sta diffondendo in tutta Europa, con l’Italia nell’epicentro, ed è rapidamente arrivata in Africa, in Medio Oriente e, per la prima volta, anche negli Stati Uniti.
Gli sviluppi futuri, e soprattutto l’impatto sulle economie, dipenderanno dall’efficacia delle misure di contenimento. L’obiettivo è riuscire a evitare il dilagare di una pandemia massiccia e globale che davvero metterebbe in difficoltà moltissime attività. I timori sono grandi; gli scenari elaborati in questi giorni parlano però di una durata temporale relativamente contenuta dei danni da Coronavirus sulla base della situazione attuale.
Bilanci degli istituti ricchi di capitale in eccesso. E chi non lancia Opa punta così sulla crescita dei titoli. Pieno di utili per le banche, portafogli gonfi agli azionisti. Carlo De Vanna, Senior Fund Manager di Ersel Asset Management, ne parla a La Stampa.
Il Federal Open Market Committee ha deciso di mantenere i tassi invariati. Questa scelta segna una pausa nel ciclo di abbassamento iniziato a settembre 2024 con tre riduzioni consecutive. Carlo Bodo, Responsabile del team obbligazionario di Ersel AM ne parla a AdvisorOnline.
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