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Ersel Am Sgr punta con decisione sul nuovo fondo Leadersel Innotech Esg. L'obiettivo è puntare sui motori evolutivi come digitalizzazione e innovazione green.
Le tecnologie innovative, che sviluppano soluzioni sostenibili. È questo il cuore del portafoglio di Leadersel Innotech Esg, il nuovo fondo di casa Ersel. Ne parliamo con Marco Covelli, direttore investimenti di Ersel Am Sgr.
Come nasce il fondo?
L'innovazione tecnologica introduce un numero crescente di cambiamenti attraverso nuovi prodotti o processi volti a migliorare la qualità della nostra vita, facilitandola o arricchendola. Abbiamo deciso di affrontare l'investimento dedicato all'innovazione con un nuovo approccio, basato sulle sinergie tra un polo di esperti di settore e ricercatori scientifici e un team di gestori e analisti finanziari. Volendo sintetizzare con uno "slogan", l'approccio Ersel è: 'La competenza al servizio degli investimenti'. Solo unendo queste professionalità riteniamo si possa investire, guardando al lungo termine, con consapevolezza e convinzione, massimizzando la creazione di valore. Nello specifico Ersel ha individuato in Sergio Allegri e Marco Gennari i due professionisti a cui affidare la gestione di Leadersel Innotech Esg.
E per la parte scientifica?
Il ruolo di responsabile di scouting di tecnologie, analisi delle catene del valore e definizione dell'universo investibile è affidato a Sergio Allegri, che vanta un solido background in ambito accademico (laurea in Ingegneria al Politecnico di Torino, ricercatore alla Columbia University, dottorato in scienza dei materiali al Politecnico di Losanna) e professionale (fondatore di una startup clean tech, ha collaborato allo sviluppo di progetti di blockchain e di intelligenza artificiale e ha ricoperto il ruolo di Head of Research in una boutique di Asset Management ginevrina). Mentre gli aspetti legati alle attività di investimento sono affidati a Marco Gennari, responsabile della gestione del fondo e dell'analisi finanziaria, approdato in Ersel nel 2020 forte di 15 anni di esperienza nella gestione e nell'analisi finanziaria implementata in prodotti long only tematici e hedge funds tra Parigi, Londra e Ginevra.
Oggi si parla molto di sostenibilità e non sempre per i clienti è facile comprendere bene le caratteristiche e le finalità del singolo prodotto. In questo caso quali sono le esigenze che il fondo mira a soddisfare e, di conseguenza, come si caratterizzano le scelte d'investimento?
Attraverso un processo di investimento disciplinato si giungerà a un portafoglio di 30-60 titoli globali High Growth - Quality - Esg e si avrà esposizione alle società che meglio esprimono le potenzialità delle tematiche selezionate (digitalizzazione, green tech e med tech). L'approccio, bottom up, è volto a selezionare società che, attraverso l'innovazione tecnologica e nel rispetto dei criteri Esg, sono in grado di intercettare o indirizzare quei trend strutturali che hanno come centro di influenza il cambiamento nel nostro modo di agire e interagire quotidiano ovvero il modo in cui viviamo (lifestyle), mangiamo, apprendiamo, lavoriamo, consumiamo beni o servizi, viaggiamo e trasportiamo merci, curiamo il nostro corpo, interagiamo con l'ambiente.
Cosa vi ha spinto a partire ora in uno scenario molto incerto a livello macro e anche di mercati?
Il progetto parte da lontano e guarda lontano. La complessità del mondo presente, lo sviluppo di tematiche e di settori in continuo mutamento, la sensibilità verso i temi ambientali, l'evoluzione della tecnologia e i suoi riflessi in ogni ambito: lo scenario che ci troviamo di fronte apre lo spazio per un nuovo approccio alle scelte di investimento orientato sullo studio delle tecnologie "vincenti" nel prossimo futuro e delle aziende in grado di svilupparle e "commercializzarle".
Chiudiamo con una domanda secca: qual è il target di clientela al quale puntate?
In sintesi si tratta di investitori pazienti, sia privati, sia istituzionali.
Nuove politiche per nuove tecnologie. L’anno che si è appena aperto potrebbe portare a nuove opportunità e la speranza è di un allentamento delle tensioni esistenti. Di sicuro, le innovazioni tecnologiche emergenti, come l’Intelligenza Artificiale, giocheranno un ruolo centrale nel 2024. A patto però che si rivelino un alleato anziché un nemico per la società.
Finanza e emozioni vanno spesso a braccetto, compito del consulente è trovare un equilibrio e rassicurare gli investitori. In tal senso l’empatia gioca un ruolo importante, forse ancora di più se si parla con le investitrici. L’intelligenza emotiva sarà capace di colmare il gender gap? L’implementazione dell’AI può aiutare in tal senso? Catia Lippolis, del Team Advisory del Gruppo Ersel, ne parla a We Wealth.
Nei secoli l’innovazione tecnologica ha sempre plasmato in maniera significativa anche le dinamiche della geopolitica. Basti pensare ai progressi nel XV secolo nella progettazione delle navi e l’introduzione di velieri più veloci e maneggevoli, come le caravelle e le caracche, che hanno reso possibile la navigazione oceanica su lunghe distanze e portato alla formazione di nuovi Imperi.
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