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La prudenza è la principale raccomandazione in ogni analisi degli addetti ai lavori per frenare la volatilità.
Portafogli flessibili per affrontare i saliscendi dei mercati. Con la prudenza che torna come raccomandazione in ogni analisi degli addetti ai lavori, non sorprende che le scelte di portafoglio siano orientate ad un'ampia diversificazione.
(...) Andrea Rotti, direttore investimenti gestioni patrimoniali Ersel, parte dalla maggiore propensione degli investitori all'accettazione del rischio rispetto a qualche mese fa per indicare una particolare attenzione "verso l'asset class azionaria". Tra le ragioni di questa valutazione "vi sono l'attenuarsi dei rischi sistemici, complici sia l'attenuarsi dei rischi sistemici dopo gli interventi della Bce della scorsa estate sia i segnali di una certa stabilizzazione della crescita globale".
A livello geografico la preferenza va all'Europa, visto che, "nonostante un potenziale economico ancora inibito dalla recensione, offre multipli non onerosi se confrontati sia con le medie storiche, sia con quelli degli altri mercati sviluppati".
Mentre sul reddito fisso per Rotti deve prevalere la selezione, considerati "i rendimenti estremamente compressi dei titoli governativi di molti Paesi", caratteristica comune anche a diverse obbligazioni corporate. "I bilanci pubblici tendenzialmente in ordine e i tassi di crescita elevata ci fanno guardare ancora con favore alle obbligazioni dei Paesi Emergenti, soprattutto quelle emesse nelle valute locali" aggiunge Rotti.
La scelta tra titoli denominati in valuta forte e in valuta locale rappresenta una decisione strategica importante se si vuole investire con successo in questi mercati. Parla Federica De Giorgis, Senior Financial Advisor Fixed Income di Ersel, a Funds People per il numero di settembre.
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