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All'indomani della forte correzione che si è abbattuta sui mercati azionari tra maggio e giugno, abbondano gli sforzi interpretativi e gli esercizi nell'arte del senno di poi.
Più semplicemente si è passati dall'euforia a un senso di maggiore avversione al rischio. Le borse sono state affossate in ragione del loro precedente livello di popolarità tra gli investitori, indipendentemente dalla qualità dei numeri di riferimento. Per il futuro, l'attenzione non può che tornare a concentrarsi sui fondamentali.
Quelli macro sono attesi in peggioramento: minore crescita globale accompagnata da un maggiore rischio di inflazione. (...) A livello micro, è diffusa la coscienza del picco che stiamo vivendo nella crescita utili, già conclamato da più parti con molta enfasi. (...)
Che fare dunque? La selettività ci viene in soccorso per cogliere opportunità in grado di migliorare il profilo rischio-rendimento del portafoglio. Sul mercato italiano manteniamo posizioni rilevanti su Unicredito, Alleanza, Autogrill, Espresso, Fastweb.
Per nulla spaventati dalle performance degli ultimi anni e dalle elevate valutazioni di mercato, i grandi finanzieri fanno il pieno di titoli tecnologici. E non solo. Ne parla Andrea Nocifora, Senior Equity Fund Manager, a L'Economia.
Bilanci degli istituti ricchi di capitale in eccesso. E chi non lancia Opa punta così sulla crescita dei titoli. Pieno di utili per le banche, portafogli gonfi agli azionisti. Carlo De Vanna, Senior Fund Manager di Ersel Asset Management, ne parla a La Stampa.
Da mesi il consolidamento bancario scuote la borsa. Quale impatto avrà il blitz di Mps sui titoli protagonisti della rivoluzione in atto nel credito italiano? Ecco le oppportunità di crescita secondo gli analisti. Carlo De Vanna, Senior Fund Manager di Ersel Asset Management, ne parla a Milano Finanza.
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