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I dati della settimana non sono stati particolarmente informativi, dato che hanno confermato le tendenze già presenti nel recente passato.

Quadro Macro

Stati Uniti

Un certa attesa si va formando per quelli che potrebbero essere i messaggi del prossimo FOMC il 18 giugno. Infatti, a detta di alcuni commentatori, il mercato del lavoro e l’inflazione stanno dando segnali di risveglio, e questo dovrebbe indurre la FED a menzionare tali sviluppi. A seconda della parole usate dalla banca centrale questo potrebbe essere letto dai mercati come un segnale implicito circa l’approssimarsi (nel 2015) dell’avvio della fase di rialzo dei tassi.
 

Area Euro

Analizzato e giudicato il pacchetto varato dalla BCE ora l’attenzione si volge alle variabili che più dovrebbero beneficiare di queste misure sul credito. I tassi di interesse pagati delle aziende della periferia dovrebbero convergere verso quelli tedeschi (si veda il grafico sopra riportato) come avvenuto sui tassi del debito sovrano. Inoltre, anche la quantità di credito erogato dovrebbe aumentare, in parte per l’operato della BCE e in parte per il miglioramento delle prospettive del ciclo economico. Infatti, come mostra il grafico sopra riportato, i punti di svolta nel ciclo economico anticipano le inversioni di marcia nel credito di 1 – 2 trimestri. E’ quindi ragionevole attendersi entro fine anno una svolta in positivo nella dinamica degli aggregati creditizi. 


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