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In settimana non vi sono stati dati rilevanti per quanto riguarda gli Stati Uniti, fatta eccezione per il dato in calo della fiducia dei consumatori. Il mercato del lavoro USA Dopo l’esito sorprendente dei dati sul mercato del lavoro della scorsa settimana il focus rimane puntato su questa importante variabile economica.
Stati Uniti
E’ troppo presto per rivedere al rialzo le aspettative sull’economia americana sulla base di una lettura favorevole del dato mensile sul numero di occupati creati, e di un paio di evidenze settimanali sul calo dei sussidi alla disoccupazione. Tuttavia, incrociando questi dati con il miglioramento della fiducia dei piccoli imprenditori e con una maggiore propensione al credito da parte delle banche, occorre sottolineare che lo scenario alternativo rispetto a quello centrale è, per l’economia USA, quello di una revisione al rialzo delle stime di crescita, in accordo con l’ultima evidenza disponibile per il consenso di mercato.
Area Euro
Anche per l’area euro non vi sono stati dati macro di particolare rilievo. Tuttavia dal consueto incontro mensile di politica monetaria sono scaturite una serie di interessanti considerazioni espresse dal governatore Draghi:
Il Federal Open Market Committee ha deciso di mantenere i tassi invariati. Questa scelta segna una pausa nel ciclo di abbassamento iniziato a settembre 2024 con tre riduzioni consecutive. Carlo Bodo, Responsabile del team obbligazionario di Ersel AM ne parla a AdvisorOnline.
Le prospettive di Wall Street sono positive pur in presenza di valutazioni elevate. Si teme una maggiore volatilità legata anche all'imprevedibilità delle politiche che il neo presidente deciderà di attuare. Ne parla Andrea Nascè a Affari & Finanza.
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