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Le aziende hi-tech e attente al sociale indirizzano i cambiamenti. Ersel Am: come investitori dobbiamo favorire le società che fanno autocritica sul loro impatto. Intervista a Marco Gennari, Senior Fund Manager Thematic Investments di Ersel AM SGR e gestore del nuovo fondo Leadersel Innotech ESG.
Lo sviluppo di tematiche e di settori in continuo mutamento, la sensibilità verso i temi ambientali e sociali, l'evoluzione della ricerca tecnico scientifica in ogni ambito dí attività: lo scenario che ci troviamo di fronte apre lo spazio per un nuovo approccio alle scelte di investimento orientato sullo studio delle tecnologie vincenti nel prossimo futuro e delle aziende in grado di svilupparle e commercializzarle. Sono queste, in sintesi, le considerazioni che hanno portato Ersel AM allo sviluppo del nuovo fondo azionario Leadersel Innotech ESG.
Il portafoglio è volto a selezionare società che, attraverso l'innovazione tecnologica e nel rispetto dei criteri ESG, sono o saranno in grado di intercettare o indirizzare quei trend strutturali che hanno come centro di influenza il cambiamento del nostro modo di agire e interagire quotidiano.
Con un'attenzione anche al tema del sociale che, in mezzo alla pandemia, è diventato oggetto di riflessioni importanti per la costruzione del portafoglio ESG. "Le società del settore tecnologico gestendo enormi risorse e detendendo un'influenza senza precedenti nella nostra vita quotidiana sono in una posizione privilegiata per essere all'avanguardia sulle questioni sociali", spiega Marco Gennari, Senior Fund Manager Thematic Investments di Ersel AM SGR.
"Se da un alto traggono vantaggio per aver stabilito stretti rapporti con le
nuove generazioni, dall'altro hanno il dovere di apportare contributi significativi al maggior bene sociale. Noi investitori dobbiamo favorire quelle società che, non solo hanno un approccio autocritico del loro impatto socio-politico, ma che proattivamente si adoperano per migliorare i rapporti con la propria forza lavoro. Un fattore sempre più critico è la diversità e l'inclusione".
(...) "Per comprendere e valutare il vero potenziale di un nuovo prodotto, servizio, tecnologia, non basta un buon gestore, con le sue conoscenze dei mercati, dei modelli di valutazione finanziaria e delle tecniche di costruzione di portafoglio. D'altro canto, per poter fare un buon investimento, non basta la profonda conoscenza di un settore, di un'azienda, di un prodotto, servizio o tecnologia basandosi solo sull'analisi scientifica ed industriale", sottolinea Gennari.
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili», di fronte alle incertezze globali, alle tensioni geopolitiche e, più di recente, alle elezioni americane. Questo mostra, ora più che mai, «uno scollamento» con la realtà. Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
Diversificazione internazionale ed esigenze del cliente al centro della strategia della storica banca private torinese. Questo il modello consulenziale raccontato da Federico Taddei, Direttore Private Banking Ersel, a Wall Street Italia.
Nuove politiche per nuove tecnologie. L’anno che si è appena aperto potrebbe portare a nuove opportunità e la speranza è di un allentamento delle tensioni esistenti. Di sicuro, le innovazioni tecnologiche emergenti, come l’Intelligenza Artificiale, giocheranno un ruolo centrale nel 2024. A patto però che si rivelino un alleato anziché un nemico per la società.
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