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Nuove politiche per nuove tecnologie. L’anno che si è appena aperto potrebbe portare a nuove opportunità e la speranza è di un allentamento delle tensioni esistenti. Di sicuro, le innovazioni tecnologiche emergenti, come l’Intelligenza Artificiale, giocheranno un ruolo centrale nel 2024. A patto però che si rivelino un alleato anziché un nemico per la società.

Nuove regole per l’Intelligenza Artificiale

Focus

Un uso responsabile delle nuove tecnologie per costruire un futuro migliore

L’Europa si trova per prima sulla via di un cambiamento sostanziale, nella convinzione che il futuro è nelle mani di coloro che sapranno utilizzare responsabilmente le nuove tecnologie. La sfida è costruire un mondo più giusto e sostenibile, e se le nuove innovazioni saranno adottate con saggezza, sarà davvero possibile plasmare un futuro migliore.

La chiave per raggiungere questo obiettivo risiede anche nell’applicazione di regole chiare e certe. In questo senso, il 2024 si dimostrerà un banco di prova significativo: nei prossimi 12 mesi oltre 2 miliardi di persone saranno chiamate alle urne in varie parti del mondo. In un anno che il Guardian ha definito il «Super Bowl della democrazia» si voterà negli Stati Uniti, in Europa, nella Federazione Russa, ma anche in India e a Taiwan, per fare solo qualche esempio.

Il passaggio sarà molto delicato e in pochi mesi si deciderà il destino del decennio. Anche per questa ragione le nuove tecnologie, che hanno ormai il potere di aiutare a influenzare il voto, sono sotto la lente. Cercare di regolarne l’utilizzo è diventato fondamentale, per esempio impedendo alle piattaforme social la diffusione di discorsi d’odio e la divulgazione di fake news. 

In questo contesto, l’Unione Europea è un passo avanti: il Digital Services Act (Dsa), introdotto alla fine del 2023, sembra muoversi nella giusta direzione, insieme al Digital Markets Act (Dma) progettato per affrontare specifiche problematiche. In questo ambito si inserisce la procedura di infrazione nei confronti di X (ex Twitter) per la violazione delle regole UE sui servizi digitali. In ogni caso, la regolamentazione si estende anche all’ambito dell’Intelligenza artificiale, con l’Artificial Intelligence Act (Aia) che stabilisce norme innovative per garantire la tutela dei diritti umani fondamentali nell’era digitale.

In pratica, gli sviluppatori di modelli di AI come ChatGPT e Midjourney adesso saranno chiamati a rispettare una serie di obblighi precisi, garantendo una valutazione accurata dei modelli e una mitigazione dei rischi sistemici. L’obiettivo finale è chiaro: fare in modo che l’innovazione tecnologica proceda di pari passo con la salvaguardia dei diritti umani e della sicurezza e che i sistemi di IA utilizzati nella Ue siano sicuri, trasparenti, etici, imparziali e sotto il controllo umano. I rischi sono grandi. 

L’organizzazione no-profit Center for AI Safety avverte che l’Intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata anche in ambiti di guerra, nella diffusione di massa di false informazioni o nella manipolazione dei risultati elettorali. L’attuale progetto di legge europea ordina l’attività dell’Intelligenza Artificiale in classi di rischio: da «rischio nullo o minimo» a «rischio inaccettabile». Le applicazioni che rientreranno in quest’ultimo livello dovranno essere completamente vietate. 

Ad ogni modo, con questo pacchetto di nuove regole l’Unione Europea svolgerà un ruolo pionieristico nel 2024 ed è prevedibile che anche altri Paesi ed aree del mondo presto si possano muovere nella stessa direzione. La convinzione delle Istituzioni europee è che l’Intelligenza Artificiale e le nuove tecnologie possano contribuire a trovare soluzioni a molti dei problemi della società. Ciò è possibile solo se la tecnologia è di alta qualità e viene sviluppata e usata in modo da guadagnare la fiducia dei cittadini. La scelta europea porterà a vantaggi anche sul piano economico e competitivo.

La Commissione europea prevede di investire un miliardo di euro all’anno nell’IA attraverso programmi come Europa Digitale e Orizzonte Europa, cercando di attirare ulteriori 20 miliardi di investimenti annui nel decennio. Il futuro, quindi, sembra promettente, con l’IA che si diffonderà sempre più nelle applicazioni quotidiane, ma allo stesso tempo richiederà un impegno politico continuo. Mentre eserciti di tutto il mondo integrano l’IA nei loro arsenali, questo nuovo strumento si candida anche a giocare un ruolo significativo nelle campagne elettorali del 2024, come già evidenziato dall’uso di callbot IA nella campagna elettorale democratica negli Stati Uniti.

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