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Secondo Andrea Nascè, Vicedirettore Generale di Ersel, il mercato sta diventando sempre più selettivo. Ne parla a La Repubblica - Affari&Finanza.
«Tra crisi geopolitiche, impennata dei costi dei fattori produttivi e tassi di interesse in forte aumento, siamo entrati in una fase più complicata in cui il mercato sarà molto più selettivo».
Parola di Andrea Nascè, Vicedirettore Generale di Ersel, banca specializzata nel Wealth Management, con masse gestite pari a 20 miliardi a fine 2021. È lui che racconta di un vento in poppa, innescato dalle politiche monetarie super-espansive portate avanti dalle banche centrali, venuto ora a mancare. Anche se rimangono gli effetti positivi di provvedimenti fiscali come il Next Generation nell'Unione Europea, che possono imprimere maggiore dinamismo in settori fondamentali come quello delle infrastrutture.
«Così nei portafogli dei nostri clienti continuiamo ad assegnare un ruolo significativo all'azionario, che ha il grande merito di offrire un collegamento forte con l'economia reale, prezioso in presenza di maggiore inflazione».
Purtroppo, i rischi non mancano: «Ed è sempre più importante la capacità di fare la differenza con la selezione, che nel mondo azionario significa leggere bene le prospettive diverse dei comparti economici e analizzare le imprese che si muovono all'interno di essi».
In ambito obbligazionario i ritorni sono più difficili da trovare così si amplia molto il ruolo nei portafogli per gli investimenti alternativi: «Oltre ai classici liquid alternatives, negli ultimi anni è aumentata la possibilità di accesso a strategie sui private market (...)».
Le soluzioni di investimento sui private market (ovvero fuori Borsa) di Ersel hanno l'obiettivo di portare alla clientela privata il mix di qualità e costi accessibile in genere solo agli investitori istituzionali. Si passa attraverso la realizzazione di partnership in collaborazione con vari professionisti del venture capital, del private equity, delle infrastrutture e del real estate.
«Nel complesso la nostra clientela di fascia alta investe nei private markets tra il 5% e il 10% del proprio patrimonio». Tra le iniziative più interessanti al momento c'è il lancio di un nuovo fondo dedicato a investimenti diretti in grandi progetti di riconversione e sviluppo immobiliare nell'area milanese.
Il Gruppo lavora ad un piano di sviluppo per fornire servizi sempre più sofisticati, con una gestione personalizzata, che integra anche l’advisory, il credito long board e il private market. Ne parla Federico Taddei, Direttore Private Banking Ersel, a Focus Risparmio.
Per nulla spaventati dalle performance degli ultimi anni e dalle elevate valutazioni di mercato, i grandi finanzieri fanno il pieno di titoli tecnologici. E non solo. Ne parla Andrea Nocifora, Senior Equity Fund Manager, a L'Economia.
Le prospettive di Wall Street sono positive pur in presenza di valutazioni elevate. Si teme una maggiore volatilità legata anche all'imprevedibilità delle politiche che il neo presidente deciderà di attuare. Ne parla Andrea Nascè a Affari & Finanza.
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