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“Ci concentriamo su emissioni che finanziano progetti di riqualificazione urbana e titoli che destinano risorse a iniziative di energia rinnovabile”, spiega Taddei, responsabile private del gruppo Ersel.
Con 80 private banker e oltre 18 miliardi di asset gestiti (una media di 230 milioni di euro a pb, ndr), il gruppo Ersel rappresenta una delle più importanti realtà italiane specializzate nella consulenza ai grandi portafogli e per questo Federico Taddei, il loro responsabile private, è stato intervistato nell'ultimo numero di Citywire Private Banker.
In termini di organizzazione della struttura, come sta procedendo l’integrazione di Banca Albertini?
Da mesi lavoriamo fianco a fianco in modo integrato alla costruzione del più importante gruppo italiano indipendente privato, focalizzato sul private banking e capace di offrire una piattaforma di servizi completa e specializzata. Dopo l’ingresso di Banca Albertini oggi il nostro gruppo può contare su circa 300 persone e cura gli interessi di circa 10.000 clienti. L’integrazione è da alcuni mesi ormai completa per quanto riguarda il modello di offerta sia dei servizi core che di quelli “collateral”.
Come viene affrontato oggi con il cliente il tema degli investimenti responsabili?
Il tema degli investimenti responsabili, nelle sue varie sfumature, è un bisogno ancora latente ma destinato a crescere, partendo dai millennial e dalle donne. Nel nostro caso sono soprattutto i clienti delle fasce più alte a manifestare questi bisogni.
Quali sono le caratteristiche di un investimento Esg per la clientela con ampie disponibilità?
La nostra selezione spazia dall’azionario all’obbligazionario, dai fondi comuni ai private asset. Nel mondo obbligazionario abbiamo reso disponibile una selezione di bond dal cuore buono: emissioni che finanziano sia progetti di riqualificazione urbana e di miglioramento dell’edilizia scolastica, sia titoli che destinano risorse alle “smart grid” e a iniziative di energia rinnovabile e di mobilità sostenibile. Tra i fondi di investimento è possibile, invece, scegliere di sostenere chi investe in società impegnate nella lotta contro il cancro, mentre negli azionari la priorità va al tema della governance.
Oltre ai private banker, quali figure professionali sono coinvolte?
I private banker sono e resteranno i riferimenti principali della clientela, ma sono sempre coordinatori di un pool di competenze più ampie, dalle gestioni personalizzate, all’advisory, agli esperti fiscali e a quelli di filantropia.
In cosa sentite che la vostra offerta si differenzia dai sempre più numerosi competitor?
Il gruppo propone un’offerta di servizi di wealth management completa, paragonabile a quella di operatori internazionali, e un approccio flessibile e orientato al cliente tipico di una boutique specializzata.
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili», di fronte alle incertezze globali, alle tensioni geopolitiche e, più di recente, alle elezioni americane. Questo mostra, ora più che mai, «uno scollamento» con la realtà. Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
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