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Crescono fondi dedicati ed emissioni di green bond. Ersel sta rivedendo in chiave Esg la sua offerta e l'organizzazione interna. Se l'investimento per sua natura ha l'obiettivo di essere remunerativo, oggi deve rivelarsi capace di sostenere un cambiamento positivo della società. Ne parla Andrea Rotti, Amministratore Delegato di Ersel, a Affari&Finanza - La Repubblica.
Secondo S&P le emissioni globali di green bond supereranno gli 1,5 trilioni di dollari nel corso del 2022, grazie soprattutto al traino del mercato UE. Di recente 23 fondi d'investimento che gestiscono asset per 4.100 miliardi di dollari hanno chiesto alle maggiori cinquanta aziende operanti nel settore della chimica a livello mondiale di escludere dalla produzione le sostanze altamente dannose per l'ambiente e per la salute.
Dati e iniziative che mostrano quanto il mondo della finanza continui a mostrare una sensibilità crescente verso il tema della sostenibilità. Anche grazie alla spinta degli investitori, sempre più attenti alle tematiche ambientali e sociali, ma anche consapevoli che adottare in portafoglio una strategia Esg (environmental, social and governance) può avere risvolti positivi in termini di maggiori rendimenti nel medio lungo-termine e di mitigazione del rischio.
Tra le società che si sono mosse con forza in questa direzione c'è Ersel, gruppo bancario torinese specializzato nel wealth management che gestisce asset per oltre 20 miliardi di euro.
«Negli ultimi anni la domanda di soluzioni sostenibili è molto cresciuta, proprio perché gli investitori tendono ad allineare iI proprio portafoglio ai valori in cui credono», sottolinea Andrea Rotti, Amministratore Delegato del Gruppo Ersel.
Se l'investimento finanziario per sua natura ha l'obiettivo di essere remunerativo oggi deve rivelarsi capace di sostenere un cambiamento. In quest'ottica, la società ha lanciato di recente alcuni fondi Esg (tra questi, Innotech e Infrastructure).
«Stiamo poi lavorando per un upgrade sui prodotti più longevi e anche la nostra prossima strategia sui mercati privati, nello specifico sul real estate, promuoverà criteri Esg. Abbiamo inoltre intenzione di rendere presto disponibile per i nostri clienti un programmddi investimento completamente basato su questi fondi sostenibili».
Andrea Rotti individua in particolare tre filoni che continueranno a tenere banco in materia di sostenibilità, a cominciare da clean energy e cybersecurity.
«Se per il primo tema è intuitivo il legame con la finanza sostenibile, la sicurezza informatica è centrale sia in ottica di governance che di sicurezza della società a tuttotondo. Considerando poi i trend secolari di lungo periodo, non sono da trascurare gli aspetti legati al food, per un futuro alimentare più sostenibile».
Si tratta di un ambito di investimento in cui occorre fare grande attenzione nella scelta. In questo senso il regolamento europeo Sustainable finance disclosure regulation (Sfdr), entrato in vigore lo scorso anno, punta a tutelare gli investitori definendo uno standard minimo peri prodotti sostenibili e imponendo agli operatori che si occupano di investimenti green di dare informazioni chiare sui propri siti web e nella documentazione precontrattuale.
La forte attenzione alla sostenibilità si esprime in Ersel anche nelle scelte intraprese già da diverso tempo a livello di gruppo. È stato infatti istituito un comitato Esg che coinvolge tutte le funzioni aziendali e le prime linee manageriali ed è stata nominata una responsabile Esg strategy di gruppo. Tra le altre iniziative Ersel ha optato per l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, selezionato fornitori sostenibili e portato a regime interventi per ridurre il nostro impatto ambientale.
In quest'ottica, conclude Rotti «la nuova sede di Milano, in via Caradosso, è stata pensata per meritare da subito la certificazione di sostenibilità Leed Gold».
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili», di fronte alle incertezze globali, alle tensioni geopolitiche e, più di recente, alle elezioni americane. Questo mostra, ora più che mai, «uno scollamento» con la realtà. Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
Diversificazione internazionale ed esigenze del cliente al centro della strategia della storica banca private torinese. Questo il modello consulenziale raccontato da Federico Taddei, Direttore Private Banking Ersel, a Wall Street Italia.
La scelta tra titoli denominati in valuta forte e in valuta locale rappresenta una decisione strategica importante se si vuole investire con successo in questi mercati. Parla Federica De Giorgis, Senior Financial Advisor Fixed Income di Ersel, a Funds People per il numero di settembre.
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