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We Wealth ha fatto il punto con Davide Davico, General Counsel del Gruppo Ersel, circa le family constitution, fenomeno già in atto negli Stati Uniti da qualche anno e che ora sta iniziando a diffondersi anche in Italia.
Sempre più famiglie imprenditoriali optano per il family constitution. Di che cosa si tratta? We Wealth ne ha parlato con Davide Davico di Ersel.
Nella family constitution vengono definiti gli obiettivi imprenditoriali, di massimizzazione e diversificazione del patrimonio familiare e gli obiettivi filantropici della famiglia.
Di generazione in generazione, di padre in figlio ci sono imprese che si tramandano e che a distanza di decenni dalla fondazione permangono orgogliosamente ancora sotto il nome di famiglia. Quando questo succede, si potrebbe dire, nuove casate nobiliari fioriscono. Per non disperdere il seme creativo e rafforzare il senso di appartenenza tra i rami più giovani e ancora in vita dell’albero genealogico, è da qualche anno che nei paesi anglosassoni si è adottata una nuova prassi: la family constitution.
Si tratta di un codice che statuisce valori e obiettivi delle famiglie imprenditoriali. A parlarne con We Wealth è Davide Davico, General Counsel del Gruppo Ersel.
“La family constitution è il documento fondativo di quelli che sono i principi e gli obiettivi che una famiglia imprenditoriale, soprattutto nella fase del passaggio generazionale, pone come base per la propria coesione nel lungo periodo. Dopo una lunga e attenta analisi dell’esigenze di business e di quelli che sono i valori costitutivi la famiglia si identificano, come detto, gli obiettivi che la famiglia intende perseguire: obiettivi imprenditoriali, obiettivi di massimizzazione e diversificazione del patrimonio familiare e, se nelle corde della famiglia, anche obiettivi filantropici”.
Un secondo step molto importante è quello di prendere in considerazione le prerogative personali di ogni singolo membro.
“È bene fin da subito statuire quello che sarà il proprio ruolo nella compagine familiare: se si desidera perseguire la via imprenditoriale o entrare nella società semplicemente come azionista e occuparsi di altre questioni come ad esempio quella filantropica. Parallelamente, a seconda del proprio ruolo, vengono abbozzati percorsi di evoluzione della carriera e principi di remunerazione del ruolo che non diano adito a dissapori in seguito”, continua Davico.
I punti così statuiti possono avere una duplice valenza: programmatica e all’occorrenza legale.
“In genere le regole scritte nella family constitution sono impegni di tipo programmatico che in alcuni casi assumano carattere obbligatorio quando inseriti in patti parasociali, piuttosto che in previsioni statutarie o in altre forme contrattuali”.
Molte spesso oltre a regole di business si tratta di regole di comportamento ascrivibili al codice etico che identifica i valori della famiglia e al tema reputazionale.
“Per una famiglia di imprenditori che opera in un settore caratterizzato da una grande rilevanza degli aspetti reputazionali quali, per esempio, i settori farmaceutico, finanziario o dell’alta moda il fatto che un membro della famiglia ricopra la carica di ad di un’azienda di prodotti a base di cannabis o che sia, a titolo personale, socio di una società che vende armi nei paesi del terzo mondo, potrebbe creare un danno di immagine”, afferma Davico che puntualizza che anche scandali e amicizie compromettenti afferenti alla propria vita privata non sono da meno.
Infine viene prevista l’istituzione di alcuni che garantiscono chiarezza e trasparenza, così come il coordinamento dei singoli componenti e la buona conduzione familiare dell’attività. Questi organi sono il family council, il garante e gli esperti.
“Il consiglio familiare è il luogo informale dove si prendono le decisioni e vengono portati avanti i principi statuiti nell’atto fondativo. Quest’organismo viene affiancato da una figura singola o collegiale che è il “garante” della family constitution. In genere si tratta di una persona terza estranea alla famiglia che si occupa di fare da collante e camera di compensazione tra i membri della famiglia. Infine ci sono gli “esperti”, figure professionali che hanno competenze legali, fiscali piuttosto che imprenditoriali, il cui valore è riconosciuto dalla famiglia e che la aiutano nell’assumere decisioni importanti”.
Siamo abbastanza grandi da poter competere, ma le dimensioni da boutique garantiscono vicinanza e personalizzazione. Andrea Rotti, Amministratore Delegato Ersel, traccia un bilancio dei primi tre anni di Ersel Banca Privata Spa, tra risultati raggiunti e nuove sfide.
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