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Negli ultimi anni il ventaglio dei servizi offerti dalle società fiduciarie si è ampliato notevolmente. Ne ha parlato a We Wealth Davide Davico, Direttore servizi fiduciari e wealth planning di Ersel.
Dall’amministrazione dei beni detenuti all’estero ai family business, passando dalla pianificazione successoria. Sempre più italiani ricorrono alle società fiduciarie per tutta una serie di esigenze patrimoniali Quali sono i servizi offerti da queste società? Qual è l’evoluzione degli ultimi anni del mandato fiduciario?
L’intestazione in via fiduciaria di beni, da parte di società istituzionalmente a ciò dedicate, è regolata nell’ordinamento interno dalla Legge 1966/1939. Il mandato fiduciario non trova una tipizzazione civilistica ed è regolato, in via principale, dalle norme che il codice civile dedica al rapporto di mandato (artt. 1703 e ss.). Dal punto di vista giuridico, la fiducia propria del mandato fiduciario è di tipo "germanistico" (in contrapposizione al modello "romanistico"), ovvero, un mandato senza rappresentanza nel quale il fiduciante rimane il titolare sostanziale del bene oggetto di intestazione. Ciò trova riscontro, oltre che nel diritto alla reintestazione in ogni momento, alla conseguente applicazione delle regole AML e fiscali in forza delle quali il mandato è «trasparente». Tutte le segnalazioni sono sempre ricondotte nella sfera patrimoniale e di interesse del fiduciante. Le società fiduciarie sono sottoposte alla vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico (v. set di regole DM 16 gennaio 1995) e, nel caso di appartenenza a Gruppi Bancari (ovvero su istanza volontaria), sono iscritte in una sezione speciale dell’Albo ex art. 106 TUB e vigilate anche da Banca d’Italia.
Storicamente le società fiduciarie offrono quindi un servizio amministrativo, fortemente improntato ad esigenze di riservatezza, avente ad oggetto la detenzione in primis di rapporti finanziari presso banche ed intermediari e partecipazioni societarie. Le società fiduciarie hanno ampliato il novero dei propri servizi con la pubblicazione del D.lgs. 461/1997 in forza del quale sono state riconosciute tra i soggetti istituzionalmente idonei a svolgere il ruolo di sostituto d’imposta nell'ambito dell'intestazione e dell'amministrazione di beni in nome proprio, ma per conto di terzi. Negli anni successivi il settore è cresciuto costantemente e, tra il 2001 ed il 2016, ha avuto un’evoluzione esponenziale nell’ambito delle procedure di rimpatrio giuridico dei capitali all’estero (scudi fiscali e voluntary disclosure). Il fisco italiano ha molto apprezzato il lavoro delle società fiduciarie grazie alle quali molti contribuenti, che desideravano mantenere il proprio patrimonio all’estero, hanno trovato, nell’intestazione fiduciaria con o senza intestazione, lo strumento ideale per la detenzione del patrimonio. Le società fiduciarie hanno saputo rimanere al passo con i tempi mantenendo una grande attrattività innovando sempre i servizi ed assicurando ad i propri clienti la massima riservatezza. Tali caratteristiche rendono la società fiduciaria partner di elezione per le famiglie caratterizzate da compendi patrimoniali articolati e complessi.
Amministrazione di patrimoni detenuti all’estero: come accennato, le società fiduciarie sono sotto il profilo fiscale degli amministratori ideali. Esse, nel percepire i redditi conseguiti per conto dei propri fiducianti, effettuano il prelievo ed il versamento delle imposte previste dalla normativa fiscale italiana applicando l’opzione scelta dal cliente nell’ambito del conferimento del mandato fiduciario (D.lgs. 461/97). Questa funzione, nel caso di patrimoni esteri rappresenta una ulteriore forte semplificazione di obblighi dichiarativi che, viceversa, si presentano come molto complessi e articolati. A questi fini, le società fiduciarie propongono una struttura contrattuale (esaminata e disciplinata dall’Agenzia delle Entrate) volta a curare gli adempimenti fiscali connessi a beni esteri (rapporti finanziari e partecipazioni sociali in primo luogo) senza che sia necessario provvedere all’intestazione fiduciaria dei medesimi. Questa particolare forma contrattuale ha assunto la denominazione di Mandato di Amministrazione Senza Intestazione (in gergo “MASI) e prevede che tutti i flussi finanziari connessi al patrimonio estero siano canalizzati su un conto corrente intestato alla società fiduciaria in modo che la stessa possa occuparsi di applicare le ritenute fiscali e del monitoraggio fiscale.
Consolidato fiscale: Nell’ambito del mandato fiduciario il fiduciante può conferire anche molteplici rapporti finanziari detenuti presso diversi intermediari bancari sia italiani che esteri. Il vantaggio nell’operare in questa modalità risiede nella possibilità di compensazione dei diversi redditi che vanno a generarsi sui diversi rapporti finanziari. L’opzione del regime di risparmio verrà applicata al mandato fiduciario e pertanto sarà la società fiduciaria ad essere incaricata di effettuare i conteggi fiscali e non i singoli intermediari finanziari custodi dei rapporti sottostanti. Inoltre, se all’interno del rapporto fiduciario si dovesse inserire una partecipazione societaria, il trattamento fiscale compensativo verrebbe applicato anche a tale asset. Il mandato fiduciario è, infine, l’unico strumento in grado di poter applicare il regime del risparmio amministrato anche agli assets partecipativi societari (quote di Srl, SpA, etc).
Polizze assicurative: le società fiduciarie possono essere sia contraenti che beneficiari dei prodotti assicurativi vita (Polizze Private Insurance). L’intestazione fiduciaria può costituire un valido tassello all’impiego di polizze assicurative in ambito di pianificazione patrimoniale e successoria. La contraenza del prodotto assicurativo mediante mandato fiduciario fornisce al titolare effettivo riservatezza in fase di sottoscrizione o movimentazione del prodotto. Inoltre anche i beneficiari della prestazione caso morte possono decidere di aprire a loro volta un mandato fiduciario da indicare come beneficiario della polizza assicurativa in modo tale che il trasferimento del patrimonio avvenga con continuità di riservatezza.
Family business e club deals: una delle missioni che le società fiduciarie storicamente si pongono è l’affiancamento agli imprenditori nell’ambito delle operazioni straordinarie di acquisizione o dismissione di aziende. La società fiduciaria, ad esempio, oltre ad assistere l’imprenditore nell’ambito dell’incasso in via riservata delle somme derivanti dalla cessione, si propone quale escrow agent, ovvero quale depositario a cui viene demandata l’amministrazione dei fondi posti dalle parti del deal a garanzia di determinate circostanze (ad es. a copertura di sopravvenienze passive in capo alla target) e che saranno oggetto di progressivi rilasci secondo quanto concordato dalle parti devono scambiarsi reciprocamente. Negli ultimi anni, le società fiduciarie intervengono sempre più spesso in operazioni di investimento condotte da una molteplicità di investitori (club deal); in questo caso la fiduciaria “raccoglie” sotto un mandato fiduciario – i cui contenuti saranno sempre personalizzati sulla base della struttura del deal – interi gruppi di investitori (tipicamente HNWI) al fine di fungere quale unico interfaccia della società target e degli altri investitori nella gestione delle operazioni di raccolta (tipicamente tramite aumento di capitale), nonché in occasione dei successivi adempimenti societari ricorrenti e, infine, in sede di exit.
Pianificazione successoria: le società fiduciarie, in virtù del rapporto qualificato e costante instaurato con i propri fiducianti, dispongono di una conoscenza molto profonda delle caratteristiche dei gruppi familiari e della composizione del patrimonio familiare e ciò consente loro di fungere da interlocutore di prima istanza e privilegiato in occasione dei progetti di pianificazione patrimoniale e successoria. Anche nella fase di implementazione di tali progetti, le società fiduciarie possono fornire un valido e qualificato apporto in una lunga serie di casi che vanno dalla già citata intestazione di polizze vita, all’attività di trustee professionale. Con specifico riferimento all’attività di trustee, la fiduciaria che, istituzionalmente, è strutturata per amministrare patrimoni di terzi, offre senza dubbio tutte le garanzie di professionalità, imparzialità e riservatezza che rappresentano un requisito necessario per un ruolo di grande delicatezza soprattutto in relazione a trust istituiti da grandi famiglie e da imprenditori.
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