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La regola generale è la diversificazione del portafoglio e il controllo del rischio. Le richieste particolari dei grandi patrimoni, secondo Fabrizio Greco, direttore generale del Gruppo Ersel sono quelle di portare il patrimonio all'estero, soprattutto in Svizzera.
Preoccupazione sulla sopravvivenza dell'euro ("al cui collasso noi non crediamo", afferma Greco) e la volontà di non tenere gli asset liquidi in Italia sono le due ragioni che inducono ad approdare su altri lidi.
Per chi resta in Italia meglio evitare di cadere nel tranello del conto remunerato perchè "il tasso civetta delle banche nasce", sostiene Greco, "dall'esigenza di aumentare la raccolta diretta". Infatti un conto vincolato vuol dire "prestare i soldi a un sistema bancario in difficoltà". I clienti in questo momento chiedono "diversificazione degli aset, minima esposizione valutaria (perchè la valuta aggiunge volatilità ai portafogli) e titoli obbligazionari, societari più che governativi".
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili», di fronte alle incertezze globali, alle tensioni geopolitiche e, più di recente, alle elezioni americane. Questo mostra, ora più che mai, «uno scollamento» con la realtà. Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
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