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La recente crisi nel settore bancario ha accelerato la trasmissione della politica monetaria restrittiva e determinerà un rallentamento della crescita. Ma dopo l'iniziale sbandamento, i mercati sono ripartiti bene, in particolare quelli azionari, mentre i titoli di Stato scontano un progressivo allentamento da parte delle banche centrali, che ha sostenuto gli spread. Ne parla Federico Taddei, Direttore Private Banking Ersel, a Milano Finanza.
«Per i portafogli in questa fase sarebbe opportuno un assetto più prudente, con maggior enfasi sulla parte obbligazionaria, evitando i segmenti a maggior rischio di questo mercato, come gli high yield», spiega Federico Taddei, Direttore Commerciale e Head of Private Banking di Ersel.
«Nei private markets occorre concentrarsi sulle parti che fanno minor ricorso alla leva finanziaria e che possono vantare una buona visibilità sui flussi di cassa prospettici». In un contesto come questo, quindi, il supporto degli esperti può diventare un fattore determinante per elaborare politiche d'investimento orientate a cautela e qualità, con attenzione ai megatrend di lungo termine.
«Come boutique di private banking abbiamo una strategia chiara e precisa, che prevede il rafforzamento dei servizi core del private banking relativi al mondo delle gestioni patrimoniali e dell' advisory», rivela Federico Taddei. «La nostra dimensione ci permette di creare una forte sinergia tra il mondo dell'asset management e il mondo del private banking, per avere una prospettiva globale dei mercati e dei fenomeni che li caratterizzano».
Oggi Ersel è una boutique con circa 20 miliardi di asset dei clienti. Le ultime settimane sono state complesse, ma la società ha retto le tensioni finanziarie. «Abbiamo vissuto una situazione di difficoltà sul mondo degli intermediari bancari, anche se lo scenario europeo è diverso da quello degli Usa e della Svizzera», racconta il Direttore. «Noi non siamo né una banca commerciale né di investment banking e possiamo vantare una solidità patrimoniale e di liquidità al top per il sistema bancario». .
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili», di fronte alle incertezze globali, alle tensioni geopolitiche e, più di recente, alle elezioni americane. Questo mostra, ora più che mai, «uno scollamento» con la realtà. Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
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