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Gli investitori esteri sono di nuovo posizionati sull’Italia: Piazza Affari, nell’ultima settimana, è salita del 7% e lo spread è sceso di quasi 20 punti, dai 113 di martedì ai 96 di venerdì. Sono i segni dell’euforia che l’effetto Draghi ha acceso sul mercato italiano. Al di là di questi primi giorni legati all’entusiasmo del momento, il potenziale per il nostro mercato è ben più grande perché gli esperti adesso si aspettano una «svolta epocale» dalla guida di Draghi.
«Per la comunità finanziaria internazionale avere Draghi al timone della nave Italia è immediatamente garanzia di sicurezza della rotta – dice Andrea Nascè, Direttore Financial Advisory di Ersel.
In questo modo si riducono i rischi di deviazioni pericolose in cerca di scorciatoie dannose sui due temi chiave dell’adesione al progetto europeo e del rispetto degli impegni assunti». L’esperto sottolinea che l’eccezionale statura professionale garantisce a Draghi un sostegno politico, impossibile a chiunque altro, ma assolutamente necessario per poter finalmente allungare l’orizzonte temporale delle scelte.
«Con Draghi l’Italia non sprecherà le risorse del New Generation Eu per alimentare il consenso elettorale di breve, gli interventi fiscali saranno indirizzati con determinazione alle innovazioni strutturali che ci servono per innalzare il potenziale di crescita del Paese per i decenni a venire e per affrontare senza shock eccessivi l’inevitabile risalita del costo reale del debito» spiega Andrea Nascè che poi prosegue: «da oltre dodici anni l’indice FtseMib della Borsa italiana è tristemente compresso nella fascia orizzontale tra 13mila e 25mila punti. Con Draghi abbiamo finalmente le condizioni per andare oltre, per recuperare un po’ di performance rispetto agli indici azionari internazionali».
Dove guardare? Per l’esperto, tra i titoli da sfruttare nella prima fase di rimbalzo ci sono le banche, come Intesa Sanpaolo e Banco BPM, senza poi dimenticare il calendario delle scadenze per il riconoscimento delle sofferenze dovute al Covid. Guardando più avanti, tra le società che potranno beneficiare della spesa in infrastrutture, troviamo Webuild, Buzzi e tutto il mondo delle utilities, con Enel, Erg, Iren, Terna e Snam. «Ma in questa fase riteniamo che le migliori soddisfazioni verranno dall’eccellenza italiana delle medio-piccole capitalizzazioni, un comparto che richiede strumenti di investimento ben diversificati, come il Fondersel PMI, attivo con successo fin dal 1991» afferma Andrea Nascè.
Siamo abbastanza grandi da poter competere, ma le dimensioni da boutique garantiscono vicinanza e personalizzazione. Andrea Rotti, Amministratore Delegato Ersel, traccia un bilancio dei primi tre anni di Ersel Banca Privata Spa, tra risultati raggiunti e nuove sfide.
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