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La propensione al risparmio delle famiglie italiane rimane elevata. E gli asset da gestire continuano a crescere, al ritmo del 4% all'anno. Come affrontare una situazione sempre più complicata e volatile? Ne parla Federico Taddei, Direttore Commerciale Ersel, a Patrimoni - MilanoFinanza.
Dopo un 2021 spumeggiante per il settore del private banking, che è cresciuto del 10,5%, il 2022 a causa anche della guerra in Ucraina si presenta con uno scenario profondamente mutato, conte evidenziato dalla brusca caduta degli indici di fiducia di famiglie e imprese, dalle crescenti spinte inflazionistiche e dalle incertezze sui mercati finanziari. Nonostante la nuova situazione, nel biennio 2022-2024 viene stimata una propensione al risparmio delle famiglie ancora elevala, ma in rallentamento per effetto di un tasso di inflazione superiore al 5%, previsto per tutto il 2022.
Secondo le stime di Prometeia per Aipb (Associazione italiana private banking), la ricchezza complessiva delle famiglie italiane dovrebbe crescere mediamente del 2,4% all'anno, generando un flusso cumulato di nuova ricchezza di circa 250 miliardi di euro nel triennio, dei quali 100 miliardi per effetto mercato. In questo scenario Aipb stima una crescita media annua del mercato servito dal private bankig del 4%, con asset gestiti che vanno dai 1.030 miliardi di euro del 2021 ai 1.157 miliardi stimati per fine 2024. Una crescita che interessa tutte le componenti delle attività in gestione, e in particolare il comparto assicurativo e dei fondi di investimento, e che assicura un ulteriore aumento della quota di mercato rispetto agli altri canali distribuiti. Ecco i pareri di autorevoli player del settore per capire come affrontano le sfide di un contesto diventato più difficile, come gestiscono i clienti e come utilizzano la tecnologia per ottimizzare i portafogli e la comunicazione con i risparmiatori. [...]
In Ersel, siamo convinti delle possibilità di ulteriore crescita del settore residenziale a Milano, uno dei mercati più liquidi e dinamici in Italia, che, oltretutto, presenta ancora un divario tra domanda e offerta derivante anche da un'importante crescita demografica e dalla carenza di prodotti di qualità, moderni ed efficienti. Rispetto alle città di provincia, piuttosto statiche e ancora a sconto di un 15% se guardiamo ai valori del 2007, Milano, nel corso del 2021, ha visto i valori capitali oltrepassare questo livello con un premio del 5%.
Questa crescita, però, seppur di buon livello, risulta inferiore rispetto alle principali città europee come Monaco, Berlino e Parigi che hanno realizzato crescite tra il 50% e l'80% nell'ultimo decennio anche grazie all'afflusso di capitali internazionali con prospettiva di lungo termine. Per questo si può ragionevolmente ipotizzare di trovarsi ancora in una situazione di sicurezza riguardo alle prospettive mantenimento dei prezzi.
Alla luce anche di queste considerazioni lanceremo un fondo di private equity immobiliare con focus sullo sviluppo residenziale nel capoluogo lombardo insieme a Kervis, società specializzata negli investimenti immobiliari fondata nel 2011 da Marco Polenta e Giulio Bentivoglio. L'iniziativa nasce, oltre che dall'attraente profilo di rischio - rendimento di questa asset class (puntiamo a un Irr a doppia cifra), anche dal potenziale legame degli attivi immobiliari con le crescenti spinte inflazionistiche, consentendoci di offrire alla clientela un ottimo strumento di diversificazione dei tradizionali portafogli di investimento.
Sarà un Fondo di investimento alternativo (Fia) chiuso dedicato a investitori qualificati della durata massima di 10 anni, anche se le dinamiche del mercato immobiliare di Milano dovrebbero permettere la totale liquidazione degli asset in 6-7 anni. L'obiettivo è di creare un portafoglio diversificato di progetti situati nel centro città, permettendo alla clientela di avere esposizione al mercato real estate e cogliere le opportunità derivanti dal Pnrr che, in tal senso, può contribuire ad accelerare i progetti di rigenerazione urbana, se accompagnati da adeguati piani infrastrutturali. [...]
Siamo abbastanza grandi da poter competere, ma le dimensioni da boutique garantiscono vicinanza e personalizzazione. Andrea Rotti, Amministratore Delegato Ersel, traccia un bilancio dei primi tre anni di Ersel Banca Privata Spa, tra risultati raggiunti e nuove sfide.
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili». Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
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