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L’esito del FOMC, decisamente dovish, ha contribuito alla traslazione verso il basso di tutta la curva dei Treasury. Non solo una significativa minoranza dei membri del direttivo si attende ora un unico rialzo per il 2016, ma anche le aspettative sui tassi del FOMC per il 2017 e 2018 sono state riviste al ribasso.
Stati Uniti
La prudenza della FED è dovuta a fattori internazionali (Brexit) e domestici (nuovi assunti in rallentamento rispetto al 2015). Dopo l’esito del referendum UK è difficile che la FED possa tornare a contemplare un rialzo dei tassi non prima di fine anno. Miglioramento nel numero di occupati rispetto al pessimo dato di maggio. L’esito del FOMC, decisamente dovish, ha contribuito alla traslazione verso il basso di tutta la curva dei Treasury. Non solo una significativa minoranza dei membri del direttivo si attende ora un unico rialzo per il 2016, ma anche le aspettative sui tassi del FOMC per il 2017 e 2018 sono state riviste al ribasso. La prudenza della FED è dovuta a fattori internazionali (Brexit) e domestici (nuovi assunti in rallentamento rispetto al 2015). Dopo l’esito del referendum UK è difficile che la FED possa tornare a contemplare un rialzo dei tassi non prima di fine anno. Miglioramento nel numero di occupati rispetto al pessimo dato di maggio.
Area Euro
Quali le conseguenze del dopo Brexit? E’ parere pressoché unanime che l’economia inglese si muoverà verso la recessione. L’area euro verrà colpita attraverso i canali della fiducia, del commercio e degli investimenti. Difficile che questi effetti da soli possano portare a una nuova recessione nella zona euro, a meno che sui mercati finanziari si instauri il circolo perverso su titoli sovrani, banche e restrizione delle condizioni monetarie. Tocca ancora una volta alla BCE mettere in campo misure per arrestare sul nascere queste tendenze. Il lieve progresso dell’indice manifatturiero PMI mostra comunque che l’area euro continua nel suo lento percorso di espansione sostenuto dalla politica monetaria.
Il Federal Open Market Committee ha deciso di mantenere i tassi invariati. Questa scelta segna una pausa nel ciclo di abbassamento iniziato a settembre 2024 con tre riduzioni consecutive. Carlo Bodo, Responsabile del team obbligazionario di Ersel AM ne parla a AdvisorOnline.
Le prospettive di Wall Street sono positive pur in presenza di valutazioni elevate. Si teme una maggiore volatilità legata anche all'imprevedibilità delle politiche che il neo presidente deciderà di attuare. Ne parla Andrea Nascè a Affari & Finanza.
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