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Mercato del lavoro e indice ISM sono risultati sotto le attese, mettendo in forse, nel consenso di mercato, un’azione della FED entro l’anno.
Stati Uniti
Le attività di rischio continuano a beneficiare di una lettura benigna dello scenario USA: crescita né troppo forte né troppo debole e politica monetaria accomodante.
Area Euro
PMI rivisti leggermente al di sotto delle attese. Da un lato queste risultanze possono essere lette positivamente, in quanto il temuto shock post Brexit sulle fiducie non sembra manifestarsi. Dall’altro non si hanno indicazioni di un’accelerazione della crescita, che permane su livelli modesti. A livello politico Rajoy ha perso il primo voto di fiducia e a breve è prevista la seconda votazione. Un nuovo “NO” porterebbe il paese verso nuove elezioni (le terze quest’anno) che si dovrebbero tenere il giorno di Natale.
Paesi emergenti
Le evidenze che giungono dai PMI sono ancora una volta miste: si nota una certa tonicità nel sudest asiatico e in India, mentre Cina e soprattutto Brasile mostrano ancora debolezze nel comparto manifatturiero. Sempre in Brasile, PIL più negativo delle attese e banca centrale che mantiene i tassi invariati, rimandando alla fine dell’anno un potenziale inizio del ciclo di taglio dei tassi. (Continua...)
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili». Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
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