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Tiene da mesi gli investitori con il fiato sospeso. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina rimane un driver importante per i mercati finanziari.
Insieme alla politica monetaria delle Banche centrali e il caos Brexit, è il faro cui guardano i fund manager quando devono decidere se comprare o vendere. La disputa pareva sulla via di una risoluzione, invece, qualche giorno fa è arrivato un nuovo passo indietro. Questa volta sembra che a sparigliare le carte sia stata Pechino che ha inaspettatamente rilanciato il confronto in corso. Il risultato sono nuovi dazi da parte del presidente Usa, Donald Trump, su circa 300 miliardi di dollari di importazioni annuali dalla Cina, seguiti da un immediato aumento dei dazi
da parte del governo cinese su circa 60 miliardi di dollari di merci importate ogni anno dagli Stati Uniti.
Che succederà ora? Finora il tema non ha compromesso troppo gli umori dei mercati globali. Nonostante le tensioni, il Dow Jones, vale a dire il listino che riflette il mondo delle aziende più grandi in America, si muove ancora sui livelli più alti di sempre.
A preoccupare sono gli effetti che questo scontro tra Stati Uniti e Cina avrà sull’economia globale. Lo ha messo in evidenza Joachim Lang, leader della Federazione delle Industrie Tedesche (BDI), che ha detto che la guerra commerciale sta
mettendo in serio pericolo l’economia globale.
Più a lungo durerà questa guerra e maggiore sarà il suo impatto sulla crescita delle aziende. Queste non investono quando non è chiaro se la loro attività sarà limitata da un blocco protezionistico.
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