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Il mese di ottobre solitamente in Borsa è il mese più difficile. Se si pensa a questo periodo, il ricordo va subito al grande crash di Wall Street del 1929 e al crollo dei listini del 1987. La statistica, inoltre, conferma che si tratta dei 30 giorni dei ribassi.

La doppia lente

Focus

Profezia dell’ottobre «nero

Ha spinto in basso l’S&P500, l’indice americano che contiene le aziende a maggior capitalizzazione del Paese.

Quest’anno non fa eccezione. La «profezia» dell’ottobre «nero» ha, infatti, spinto in basso l’S&P500, l’indice americano che contiene le aziende a maggior capitalizzazione del Paese. Questo particolare barometro, il 24 ottobre scorso, ha registrato il sesto maggior calo giornaliero (in punti) dalla sua costituzione avvenuta oltre 60 anni fa. Ottobre ha significato forti vendite anche sulle piazze dell’Europa e gli indici hanno così bruciato gran parte dei guadagni messi a segno da inizio anno.

Quello delle ultime settimane è stato uno scossone che tuttavia è arrivato dopo una fase negativa che si trascina da qualche tempo sui mercati azionari globali. L'ultima grande battuta d'arresto in Borsa si era vista a febbraio. Ottobre ha quindi portato il secondo episodio di correzione generalizzata dell’anno. La spiegazione? Su questo punto, più di un commentatore ha indicato un legame tra il crollo dei mercati azionari e il rialzo dei tassi di interesse Usa di qualche giorno prima.

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