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“Le aziende familiari costituiscono l’asse portante in tutte le economie: il loro sviluppo è determinante per la crescita di un sistema, soprattutto in Piemonte.” Parola di Piergiorgio Re, nel suo ruolo di docente universitario alla facoltà di Economia. (…)
Professore, lei dà una valutazione positiva del fenomeno. Su quali elementi punta?
“Io parto dalla definizione che ha dato la Commissione europea: sono aziende familiari quelle in cui la maggioranza dei diritti di voto è in possesso di chi le ha fondate o delle generazioni successive (il 25% per le imprese quotate); quelle in cui la famiglia è rappresentata sia in termini di governance che gestionale. E su questi elementi si fanno delle belle scoperte (…)
E in Piemonte?
(…) Il caso Ersel, dei Giubergia, fondata nel 1936: il ruolo della famiglia all’interno del processo di innovazione è determinante.
Dopo l’annuncio dei nuovi dazi Usa e la risposta immediata della Cina, i mercati europei crollano. L’indice Ftse Mib guida i ribassi. Gli analisti vedono in arrivo nuove fasi di volatilità, ma anche spazi di ripresa e miglioramento. Mattia Rossetti, Responsabile Financial Advisory Ersel: “Per salvarsi serve diversificare”.
La banca «private» dove le famiglie Giubergia e Albertini hanno unito le forze ha raggiunto i 22,5 miliardi di masse, utili su del 25%. Andrea Rotti, Amministratore Delegato Ersel: vogliamo restare una boutique che non si cura solo del patrimonio delle famiglie, ma lavora a 360 gradi.
Più efficienza nella programmazione successoria per preservare ed incrementare il valore del patrimonio nella trasmissione generazionale sia di individui che di imprese, in particolare familiari. Ne parla Davide Davico, Managing Partner di Simon WealthLex, a Milano Finanza.
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