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"In un periodo di maggiore incertezza economica per il nostro Paese, ci piacciono quelle piccole e medie aziende industriali con visibilità della crescita, posizioni di leadership e attraenti per processi di consolidamento» dice Andrea Rotti, condirettore generale di Ersel Asset Management Sgr.
Qual è un settore cui guardare a Piazza Affari?
«Guardando a un comparto in particolare, i bassi multipli che si registrano sui titoli finanziari, i cui prezzi sono stati penalizzati anche dal legame con i titoli di Stato italiani, ci hanno indotto ad assumere qualche posizione più opportunistica per beneficiare del miglior flusso recente di notizie».
Temete l'avvicinarsi delle elezioni in Europa?
«Sarà importante seguirne con attenzione gli esiti, senza però cedere a eccessi di pessimismo: l'architettura istituzionale, i contrappesi tra i diversi poteri e la disciplina imposta da alleanze, istituzioni internazionali e mercati ha spesso riportato entro un alveo di ragionevolezza anche le posizioni e le promesse elettorali estreme».
L'azionario ha corso molto da gennaio, pensate che possa ancora offrire opportunità nei prossimi mesi?
«Il rialzo dei mercati è stato favorito dal venir meno dell'eccesso di pessimismo generato dalla politica monetaria restrittiva della Fed e dalle frizioni sul commercio internazionale. Su entrambi i fronti c'è stata un'evoluzione favorevole ma per continuare nel rialzo avremo bisogno di conferme nei dati di crescita di economia e utili aziendali. Un aspetto positivo è che le attese di crescita utili per il 2019 sono diventate molto più ragionevoli e quindi meno foriere di ingenerare delusioni».
Qual è adesso la vostra strategia di investimento?
«Riteniamo preferibile utilizzare strategie multiasset globali in modo da ben diversificare e bilanciare i rischi. Da tempo, alle attività finanziarie tradizionali, azioni e obbligazioni, abbiamo affiancato approcci di gestione alternativi, in particolare legati alle operazioni societarie straordinarie, su cui abbiamo un'elevata specializzazione. Inoltre, dopo anni di buon andamento degli approcci azionari che prediligono la ricerca della crescita, non disdegniamo di dare una connotazione maggiormente orientata all'approccio che ricerca principalmente la ragionevolezza delle valutazioni.In ogni caso, la complessità dei mercati finanziari è aumentata enormemente negli ultimi anni, complicando le scelte per i singoli investitori: una strategia di gestione attiva, disciplinata e affidata a professionisti del settore consente di affrontare con serenità questo contesto di riferimento. È inoltre importante avere un orizzonte di investimento almeno di medio periodo per poter affrontare le oscillazioni che possono determinarsi nel breve termine, spesso dovute a eccessi di pessimismo o di euforia e non sempre legate ai fondamentali economici e finanziari»
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili», di fronte alle incertezze globali, alle tensioni geopolitiche e, più di recente, alle elezioni americane. Questo mostra, ora più che mai, «uno scollamento» con la realtà. Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
Perché alcuni Paesi sono ricchi e altri rimangono poveri? È una domanda che è sempre stata centrale nelle scienze sociali e in economia.
Il 2024 si annuncia come l’anno di inversione sui tassi. Alcune banche italiane saranno più penalizzate di altre, specie quelle che non hanno fabbriche prodotto. Carlo De Vanna, Senior Fund Manager di Ersel Asset Management, ne parla a We Wealth.
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