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Davide Davico
Intervista a
General Counsel Ersel
Fonte

La Stampa

PAG. 24 - del 11-mag-2021
Il gruppo Ersel è al fianco delle famiglie per tutelare e tramandare il patrimonio

Tutelare i patrimoni e le aziende a conduzione familiare, soprattutto in occasione di passaggi generazionali, e preservarne l'unità facendo conciliare esigenze personali e di portafoglio di tutti i componenti della parentela. Ne parla Davide Davico, General Counsel del Gruppo Ersel e Direttore di Simon Fiduciaria.

In Italia il Gruppo Ersel, player storico del settore del wealth management di alta fascia, ha creato, nell'ambito dei servizi offerti da Simon Fiduciaria, un'attività dedicata a quella che viene chiamata "pianificazione patrimoniale successoria".

«Forniamo consulenza su tutti quelli che possono essere gli strumenti che consentono ad un individuo, o ad un gruppo familiare, di tutelare e tramandare il patrimonio» spiega Davide Davico, General Counsel del Gruppo Ersel e Direttore di Simon Fiduciaria. In questo contesto «un trend che abbiamo iniziato a studiare è quello delle cosiddette "family constitutions"». Si tratta di uno strumento che nasce nel mondo anglosassone, negli Stati Uniti, e ha come significato quello di affrontare con i clienti un percorso di consapevolezza per arrivare a redigere un documento (appunto la "family constitution", ndr) che ha la finalità di favorire la coesione familiare in occasione dei passaggi generazionali.

«Di fatto - prosegue Davico - parliamo di scritture private, redatte fra i membri della famiglia, nate con lo scopo di individuare obiettivi comuni di lungo termine». Una modalità utile ad evitare faide interne e a scongiurare il rischio che ognuno prenda la propria strada «facendo sì che un patrimonio perda la sua unitarietà e, di conseguenza, diminuisca il suo potenziale». Un modo per tutelarsi particolarmente utile nel caso delle aziende a conduzione familiare. Capita infatti che le seconde e le terze generazioni avvicinino all'azienda un gran numero di parenti, tutti con inclinazioni e aspirazioni differenti.

Il percorso che conduce alla "family constitution", dunque, «parte dall'individuare quelli che sono i membri della famiglia coinvolti, dall'altro definisce il perimetro di interesse comune». Dopodiché, prosegue Davico, «ci si concentra su quelli che sono gli obiettivi di lungo termine rispetto all'azienda di famiglia e a tutte le attività collaterali». Per esempio ci si confronta sulla possibilità di proseguire le attività di famiglia, di trovare magari un nuovo partner industriale o anche di vendere parte delle quote dell'azienda.

La finalità è sempre la stessa: la tutela del patrimonio. Possono essere coinvolti in questo tipo dialogo fra generazioni dei consulenti di fiducia della famiglia. Una cosa da aziende con fatturati miliardari? Non per forza.

«Si tratta di uno strumento in Italia ancora poco conosciuto e per questo percepito come appannaggio solo delle grandi dinastie. In realtà questo tipo di percorso può calzare benissimo addosso al ceto della media imprenditoria, che al momento del cambio generazionale può evitare dissidi interni e preservare il patrimonio finanziario e aziendale» continua il manager Ersel. In pratica il percorso della "family constitution" è rivolto «a tutti quei gruppi familiari che si evolvono e che hanno degli interessi comuni di matrice imprenditoriale».

In questo contesto Ersel si siede al tavolo con queste famiglie per illustrare loro il percorso e assisterli nella compilazione della "family constitution". Il risultato finale è appunto un documento diviso in sezioni. «Una è dedicata all'individuazione del perimetro di interesse comune e un capitolo dedicato ai familiari coinvolti». Questo è un passaggio molto delicato, spiegano da Ersel, «perché si chiede alla persone coinvolte la sincerità nell'esprimere il ruolo che vorrebbero avere all'interno delle realtà di famiglia». Altro set di regole importanti riguarda quelle di tipo comportamentale volte a tutelare la reputazione e il portafoglio dell'azienda, evitando per esempio che dei parenti mettano su dei business in competizione con l'impresa di famiglia.

Ancora una sezione è poi dedicata alla parte di natura tecnico-legale, dato che spesso questi processi richiedono anche interventi a livello di governance di famiglia: interventi che possono riguardare, ad esempio, modifiche agli statuti o patti parasociali. «Punto focale nelle "family constitutions" - conclude Davico - è individuare soggetti e organismi che ne garantiscano il funzionamento nel lungo termine. Fra questi c'è il "consiglio di famiglia", che è composto di solito da uno o due rappresentanti per ciascun ramo familiare e si ritrova con una certa periodicità per controllare che i patti messi nero su bianco grazie alla nostra consulenza vengano rispettati».

Intervista a
Davide Davico

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