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Dall1,6% del 2009 all'1,8% del 2010. Di poco ma anche il private banking italiano sta vedendo crescere i ricavi da consulenza.
La lentezza del progresso è legata al fatto che il livello qualitativo offerto dal settore è già elevato e include, di fatto, aspetti consulenziali, quindi i clienti non hanno percezione della necessità di upgrade. Soprattutto se a pagamento. "Quello che stanno facendo le banche è cercare di arricchire il servizio dei contenuti, focalizzandosi in particolare sul controllo del rischio di portafoglio, sulla reportistica evoluta, sull'aggregazione degli investimenti del cliente sui diversi intermediari e su un'informativa finanziaria tempestiva, completa e di facile accesso", riassume Federico Taddei, direttore Marketing & Business Development del gruppo Ersel. (...)
Dopo l’annuncio dei nuovi dazi Usa e la risposta immediata della Cina, i mercati europei crollano. L’indice Ftse Mib guida i ribassi. Gli analisti vedono in arrivo nuove fasi di volatilità, ma anche spazi di ripresa e miglioramento. Mattia Rossetti, Responsabile Financial Advisory Ersel: “Per salvarsi serve diversificare”.
La banca «private» dove le famiglie Giubergia e Albertini hanno unito le forze ha raggiunto i 22,5 miliardi di masse, utili su del 25%. Andrea Rotti, Amministratore Delegato Ersel: vogliamo restare una boutique che non si cura solo del patrimonio delle famiglie, ma lavora a 360 gradi.
Più efficienza nella programmazione successoria per preservare ed incrementare il valore del patrimonio nella trasmissione generazionale sia di individui che di imprese, in particolare familiari. Ne parla Davide Davico, Managing Partner di Simon WealthLex, a Milano Finanza.
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