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Stiamo attraversando un periodo difficile, stretti tra i timori per la nostra salute, le ansie che derivano dall’incertezza generale, dalla mancanza di visibilità sugli aspetti sanitari ed economici, la paura di una nuova crisi finanziaria globale.
É il momento di cercare di guardare la realtà con la maggior obiettività possibile senza esagerazioni in un senso o nell’altro, valutando lo scenario con la calma indispensabile nei frangenti più difficili. Il virus protagonista ormai di molti dei nostri discorsi è partito dalla Cina e si è diffuso rapidamente in quel paese; dopo un breve periodo di incertezza il governo cinese ha reagito con misure fortissime, ha circoscritto l’epidemia e oggi, a distanza di poche settimane, la situazione è in miglioramento.
Contemporaneamente l’epidemia si è estesa a molti paesi del mondo, con intensità elevata in Corea del Sud, in Iran e qui in Italia, prima che in Europa. Altrove il fenomeno è presente, al momento con intensità limitata. Conosciamo la bassa mortalità del contagio e ognuno di noi può trarre conclusioni personali da tutte le notizie che ci bombardano quotidianamente. Credo però opportuno rammentare che quanto sta capitando nel mondo è già successo più volte nella nostra storia, anche recente, e che in tempi moderni nessuna di queste epidemie ha avuto conseguenze disastrose, se non nell’immediato.
Quello che vorrei trasmettervi è che, pur non sottovalutando le conseguenze sul piano sociale e umano prodotte dal virus, sono dell’opinione che nei prossimi mesi la situazione tenderà ovunque a stabilizzarsi e che la reazione delle persone, delle aziende, di ogni forma di comunità sociale ed economica, sarà formidabile. Le attività produttive ripartiranno con entusiasmo e si cercherà di recuperare il tempo perduto, in un nuovo stato di normalità. Il breve termine spaventa ma nel medio termine tutto riprenderà il proprio corso e, come nel caso di una esondazione, l’acqua tornerà a scorrere nell’alveo del fiume lasciando danni facilmente recuperabili. Non permettiamo che la paura ci condizioni, a livello personale, economico o finanziario, e cerchiamo di guardare oltre i prossimi mesi, con rinnovata fiducia nel futuro. Evitiamo scelte dettate dall’emotività, quasi sempre sbagliate.
Probabilmente i mercati finanziari resteranno ancora molto volatili per un certo periodo e, in virtù di questo, non mancheranno opportunità di acquisto vincenti nel lungo termine, unico orizzonte a cui dobbiamo ragionevolmente guardare.
Guido Giubergia
Presidente Ersel
Negli ultimi anni il mondo ha vissuto profondi cambiamenti. Pandemia, guerra, crisi energetica e ambientale hanno prodotto effetti sconvolgenti che si sono intrecciati tra loro e che adesso sono alla base di ulteriori trasformazioni.
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