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Dopo Mario Draghi inizia una nuova era alla Bce; è stata posticipata l'applicazione della Brexit e c'è una forte situazione di tensione commerciale generata dall'amministrazione Trump: come questi effetti influenzano il settore? La risposta di Andrea Rotti, Amministratore Delegato di Ersel.
La transizione alla guida della Bce può essere ascritta tra i fattori positivi per gli equilibri dei mercati finanziari dato che la presidenza di Christine Lagarde sembra orientata a proseguire le politiche adottate sotto la guida di Mario Draghi, mantenendo così una buona prevedibilità sulle azioni della Banca Centrale e sostenendo la fiducia di imprese e operatori finanziari nelle proprie scelte di investimento.
La situazione nel Regno Unito è ancora incerta e l'espressione di un giudizio quindi meno netta: il voto parlamentare contro il «no deal» e l'accordo raggiunto dal Premier Johnson con l'Unione Europea sono di tenore positivo, in quanto dovrebbero scongiurare il rischio di una hard Brexit mentre le prossime elezioni politiche potrebbero riservare sorprese e complicare la conclusione della trattativa.
Da ultimo, la partita più rilevante per il «sentiment» dei mercati resta la cosiddetta guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, in merito alla quale le notizie recenti indicano la volontà di raggiungere un compromesso, almeno parziale, utile ad entrambi i leader nel rafforzare il proprio rispettivo gradimento popolare interno.
I mercati, finora, hanno ben reagito agli sviluppi sui tre fronti, dando maggior risalto alle evoluzioni positive, importanti per il sostegno alla crescita globale, che non alle incertezze residue. Ulteriori favorevoli avanzamenti, in particolare sul terreno della Brexit e della «trade war», consoliderebbero il trend mentre involuzioni negative determinerebbero un ritorno dell'avversione al rischio. I volumi di scambio non particolarmente elevati e la scarsa enfasi mediatica che ha accompagnato i massimi storici del mercato azionario americano, sono comunque una testimonianza del peso residuo dell'incertezza.
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Più che l’impatto diretto, a condizionare i mercati – e di conseguenza le bollette – potrebbe essere l’aumento dell’incertezza. Le due facce della medaglia del caso cinese. Ne parla Giorgio Bensa, Direttore Investimenti Ersel Asset Management, al Quotidiano Nazionale.
Bilanci degli istituti ricchi di capitale in eccesso. E chi non lancia Opa punta così sulla crescita dei titoli. Pieno di utili per le banche, portafogli gonfi agli azionisti. Carlo De Vanna, Senior Fund Manager di Ersel Asset Management, ne parla a La Stampa.
Le prospettive di Wall Street sono positive pur in presenza di valutazioni elevate. Si teme una maggiore volatilità legata anche all'imprevedibilità delle politiche che il neo presidente deciderà di attuare. Ne parla Andrea Nascè a Affari & Finanza.
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