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Federico Taddei, Direttore Private Banking Ersel, parla ad AdvisorOnline di numeri, strategia e differenza di Ersel. Qui coordina i circa 80 wealth manager della banca più orientata verso la clientela con patrimoni finanziari superiori ai 500.000 euro.
Oggi Ersel è una boutique con più di 20 miliardi di asset e conta su uno staff di 340 persone nelle sedi in Italia e all’estero, di cui 80 private banker. Attualmente è presente in cinque sedi – Torino, Milano, Reggio Emilia, Bologna e Roma – alle quali si è aggiunta la sede in Lussemburgo, specializzata nelle attività di wealth management, integrando nel proprio organico un nuovo team dedicato ai mercati nordici.
Abbiamo consolidato il nostro percorso di crescita con l’ingresso di nuovi banker a Milano, Torino e in Lussemburgo. [...]
Abbiamo rafforzato la piattaforma completa di wealth management, potenziando i servizi core di investimento come la gamma GP con linee multimandato, la consulenza evoluta a pagamento, l’offerta di certificate e CLN (Credit Link Notes), i club deal e i servizi complementari con family office attraverso Simon Fiduciaria. Completano questi servizi il training advisory e la filantropia.
Ersel ha investito anche in tecnologia e innovazione, apportando miglioramenti significativi nella customer experience del cliente con firma OTP, nella web collaboration, nel CRM aziendale, racconta Federico Taddei.
La nostra dimensione ci consente di creare una forte sinergia tra il mondo dell’asset management e quello del private banking, avendo sempre una prospettiva generale dei mercati e dei fenomeni che li caratterizzano. Siamo il punto di riferimento del wealth management in Italia e rappresentiamo un buon connubio di solidità istituzionale abbinata alla capacità di saper lavorare con flessibilità accanto al cliente, erogando soluzioni di investimento adeguate al contesto e alle esigenze della nostra clientela. [...]
I mercati finanziari non possono crescere all'infinito. Partendo da questo assunto, bisogna constatare però che le Borse continuano a salire, toccando valori quest'anno che «sembravano irraggiungibili», di fronte alle incertezze globali, alle tensioni geopolitiche e, più di recente, alle elezioni americane. Questo mostra, ora più che mai, «uno scollamento» con la realtà. Ne parla Guido Giubergia, Presidente di Ersel, a Il Sole 24ORE.
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