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Giorgio Bensa, Responsabile portafogli modello per le Gestioni Patrimoniali di Ersel, vede bene anche l'azionario dei paesi emergenti.
Un moderato ottimismo sul futuro dell'economia mondiale e la sensazione che l'azionario al di fuori degli Stati Uniti abbia ancora uno spazio di rivalutazione dopo la crescita da inizio anno.
E' la view sui mercati di Ersel, come racconta Giorgio Bensa, Responsabile portafogli modello per le Gestioni Patrimoniali. «Il nostro scenario di base vede per i prossimi mesi un proseguimento della crescita internazionale, anche se occorre restare vigili, dato che i focolai di tensione non mancano, tra le controversie commerciali tra Stati Uniti e Cina e la gestione della Brexit tra Unione europea e Gran Bretagna». Una prospettiva in buona parte già scontata dai listini azionari, che da inizio anno sono perlopiù in crescita. «Come sempre i mercati si muovono in anticipo e per questa ragione hanno messo a segno dei rialzi anche quando l'incertezza a livello macro e i risultati aziendali lasciano spazio a più di una preoccupazione», sottolinea Bensa. «I risultati più recenti, come i dati delle ultime trimestrali, lasciano immaginare che il peggio sia alle spalle».
In questo contesto Ersel vede ancora opportunità di rivalutazione per l'Europa, il Giappone e i mercati emergenti. «I listini americani hanno corso molto e poi sono più legati alle dinamiche interne dell'economia, mentre le altre aree potranno trarre maggiori benefici dalla distensione a livello geopolitico», spiega l'esperto. Che invece non vede grandi spazi di rendimento sul versante obbligazionario.
Prudenza
«Per quanto riguarda gli Usa, il mercato oggi sconta un 70% di probabilità che i tassi ufficiali vengano ancora tagliati di un 20% nei prossimi mesi, ma a nostro avviso è più facile che la Fed resti immobile. Ad agosto abbiamo visto un minimo dei rendimenti per i Treasury a dieci anni, seguito da una fase di stabilizzazione che dovrebbe essere confermata nei mesi a venire». Uno scenario simile è atteso nel contesto europeo. «La Bce potrebbe limare i tassi ancora di uno 0,10%, ma non avrebbe un grande impatto sui rendimenti». Per questa ragione, pur sottolineando l'importanza di un portafoglio diversificato, Ersel per i mesi a venire prevede maggiori opportunità di rivalutazione sul fronte dell'equity, soprattutto per settori fortemente penalizzati negli ultimi anni, come quello ciclici e bancari.
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Paolo Magri
Managing Director e President Advisory Board ISPI
Se il 2024 è stato un anno di profondi cambiamenti, alcuni attesi – come le elezioni europee e americane – e altri del tutto imprevisti, come il collasso del regime di Assad in Siria, il 2025 si annuncia come l’anno in cui i grandi attori mondiali saranno chiamati alla prova dei fatti. A trasformare insomma piani, promesse e ambizioni in azioni concrete.
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