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Da mercoledì 22 marzo al 28 aprile 2017 presso lo spazio espositivo Ersel di Torino in Piazza Solferino 11 si è tenuta la mostra "L'Ottocento aperto al mondo" nelle collezioni Borgiotti e Piceni.
Lo mostra è stata realizzata con la collaborazione della Fondazione Enrico Piceni e della Fondazione Centro Matteucci per l'Arte Moderna.
43 opere di grandi maestri dell'Ottocento: De Nittis, Zandomeneghi, Boldini, oltre a Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e altri protagonisti della pittura italiana, provenienti da due importanti quanto “inedite” collezioni private, Borgiotti e Piceni.
Enrico Piceni (1901 – 1986) e Mario Borgiotti (1906 – 1977), erano intellettuali e grandi esperti d’arte nella Milano di via Manzoni all’indomani del secondo conflitto mondiale. Il primo, amico di Montale e di Vergani, appassionato estimatore degli “Italiani di Parigi. Il secondo, livornese, amico di Papini, Cecchi e Soffici, innamorato dei “suoi” macchiaioli.
È anche grazie alla lungimiranza di Borgiotti e Piceni se oggi le opere di questi artisti sono viste, in ambito internazionale, come frutto di una stagione altamente creativa dell’arte moderna. Due studiosi-conoscitori che, con l’acutezza del loro occhio, hanno saputo restituire l’originaria identità e il primato di innovatori del proprio tempo a tanti capolavori sconosciuti o non pienamente compresi .
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